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Uno dei principali campi di azione, presso la
Missione dei Carmelitani Scalzi di Marovoay, è costituito da interventi
e progetti in ambito sanitario. Sin da quando si sono mossi i primi
passi, garantire un'assistenza sanitaria adeguata e gratuita è parsa
un'esigenza fondamentale. Per questo sono molti i progetti fin qui
finanziati in questa direzione. In particolare si cita la realizzazione
dell'Ambulatorio
Medico "Nino Baglieri" e del
Reparto Maternità "Geppo
Di Martino", costituenti quello che ormai si definisce Centro Sanitario
di Ambovomavo. Si è capito infatti che la mancanza di cure, anche
elementari, da noi del tutto normali e scontate, comporta nel tempo
delle conseguenze talvolta anche gravi. Una congiuntivite non curata con
un semplice collirio, ad esempio, può anche portare addirittura alla
cecità...
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Ma anche un caso non rarissimo,
quale quello dei bambini che nascono con i piedi leggermente storti -anche i più fortunati neonati europei possono
presentare questo problema, che però trattato subito con opportuna
fisioterapia o con plantari viene corretto senza particolari difficoltà-
a quelle latitudini, invece, può diventare un problema serissimo. La povertà delle famiglie e
l'impossibilità ad accedere facilmente a cure adeguate, rendono
complicano via via la situazione, costringendo i bambini, per tutto lo
sviluppo e fino all'età adulta, ad assumere posture assolutamente
scorrette e invalidanti. Per questo p. Bruno ha promosso spesso delle
campagne di sensibilizzazione del problema e |
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delle "giornate", sempre assai affollate (vedi
foto sopra), di visite ambulatoriali, grazie alla disponibilità di
numerosi fisioterapisti venuti nella Missione per delle esperienze di
volontariato. Vista la riposta sempre positiva a queste campagne
promosse da p. Bruno, anche tramite la radio,si è pensato di dare un
carattere di stabilità a questo ambito di intervento, destinando il
piano seminterrato dell'edificio costruito per ospitare il reparto
maternità, alla realizzazione di un vero e proprio Ambulatorio di
Fisioterapia. |
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Nella foto a fianco, i
locali che sono stati destinati ad ospitare l'Ambulatorio, ormai quasi del tutto ultimati.
Sono già disponibili alcune attrezzature per la palestra, ma tanto c'è
ancora da fare. Sono molte infatti le attrezzature per rendere
efficiente e funzionante un reparto di questo tipo. Ma la generosità di
chi in passato ha sostenuto la realizzazione degli altri progetti,
sicuramente non mancherà nemmeno per questa importante azione di cura e
di prevenzione. |
Naturalmente non sono necessari solo locali o
attrezzature, ma la disponibilità di operatori qualificati. Già diversi
fisioterapisti volontari, provenienti dall'Italia, hanno prestato il loro servizio presso
l'ambulatorio per periodi più o meno lunghi. |
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È ancora tutto un po' in costruzione, ma lo
spazio per gli esercizi, se si vuole, si trova sempre! |
In queste foto le fisioterapiste
fanno praticare a pazienti piccoli e grandi opportuni esercizi di
fisioterapia.
Fino a qualche anno fa queste
pratiche fisioterapiche a Marovoay erano impensabili, con risultati
talvolta assai gravi e invalidanti.
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Certamente l'efficacia della fisioterapia deve
fare i conti con la tempestività con cui si ricorre ad essa. Per molti
bambini e ragazzi che frequentano la Missione, le cui famiglie in
passato a causa dei gravi problemi economici cui sono sempre soggetti,
non avevano potuto provvedere a cure adeguate, il destino sembrava
segnato definitivamente. |
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Nella foto qui accanto e nel
dettaglio sotto, un ragazzo che frequenta il liceo della Missione ci mostra con
crudezza di quali gravi esiti stiamo parlando. |
Ovviamente un caso di questa
gravità non
può essere risolto con la fisioterapia, ma solo con un delicato
intervento chirurgico.
Ma come fare a Marovoay? Ci vuole uno
specialista e una struttura adeguata. |
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Ma ci racconta p. Bruno:
"Mi ero messo in contatto con il Dott. Cimino per
avere dei consigli e un aiuto tecnico, per l'ospedale che si vorrebbe realizzare a Mahajanga, per tutta
la parte Nord ovest del Madagascar, circa 1700 km2. Lui s'è reso molto
disponibile a darci una mano per tutto e in particolare per questi
bambini".
Il dott. Cimino infatti è un chirurgo italiano
che con la sua equipe più volte l'anno si sposta in Madagascar per
curare casi simili. |
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I primi
interventi: aprile 2012 |
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Presi dunque i contatti con il Dott. Cimino,
si individuano 13 piccoli pazienti da operare, dai bambini di pochi anni
a un ragazzo di 17 anni. C'è da fare analisi (un po' presso il
laboratorio, un po' all'ospedale di Mahajanga) e radiografie. C'è da
organizzare il viaggio fino a Fianarantsoa (nella parte opposta di
Marovoay, a Sud del Madagascar) e c'è da provvedere alla retta per la
permanenza in un centro per la riabilitazione post-operatoria dai 2 ai 3
mesi... |
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Delle spese per l'intervento se
ne fa carico il Dott. Cimino con la sua Associazione "Alfeo Corassori La Vita per
Te", ma a conti fatti servono
comunque circa € 335 a bambino,
una cifra veramente alta per i redditi del Madagascar. |
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Ed è
a questo punto che interviene, come finora tante volte, la generosità
dall'Italia. Grazie alle notizie che arrivano via mail dalla missione, è
infatti informato sull’iniziativa il Presidente di Banca Agricola
Popolare di Ragusa, Dott. Giovanni Cartia, che, sempre sensibile a
queste iniziative, e vicino alla nostra Associazione ormai da dieci
anni, decide di farsi carico di tutte le spese per i 13 ragazzi che
dovranno affrontare l’intervento. |
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A questo punto è tutto pronto!
La sera del 20 aprile 2011 inizia
il faticoso viaggio alla volta di Fianarantsoa. Come
è imma-ginabile, la condizione pessima delle
strade, spesso solo sterrate, rende
gli spostamenti assai difficoltosi. Saranno
ne-cessarie infatti più di 24 ore per arrivare
a destinazione, dovendo affrontare
non poche difficoltà lungo la strada, dal
caldo torrido, alle
strade impraticabili...
Nella foto accanto i piccoli
pazienti, accompagnati da alcuni genitori. |
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Ecco cosa significa "strada
impraticabile"... Tra i piccoli intoppi del viaggio, anche questo
vistosissimo infossamento in una buca fangosa. |
Giunto a
Fianarantsoa, il gruppo, accompagnato da
p. Bruno e da Claudia, fisioterapista italiana volontaria presso la
Missione viene accolto con grande calore dal Dott. Cimino, l'equipe
medica italiana e il personale malgascio dell'ospedale. |
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Nella foto accanto, l'equipe medica, guidata
dal Dott. Cimino, durante uno degli interventi. |
Un piccolo paziente sotto i
ferri... Un po' di paura, qualche pianto prima e dopo l'intervento, ma
nella felice prospettiva di poter ricominciare a correre e vivere una
vita normale.
Racconta Claudia:
Mi ha
colpito la frase di una bambina che appena si è risvegliata
dall’anestesia dopo l’intervento, ha detto:
«Sono
dritti i miei piedi?».
Troppo forte... e da questo si capisce quanta attesa e quanto disagio
provino queste persone. |
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Terminati gli interventi, tutti i bambini operati,
oltre che sopportare l'ingessatura, dovranno anche trascorrere un
periodo di convalescenza e di riabilitazione presso una struttura
adeguata: viene individuato un Centro a
Mahasoa, presso le Suore Trinitarie di Roma (a 220 km da
Fianarantsoa). |
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Nuovi
interventi: novembre 2012 |
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Come si immaginava, l'esito
positivo dei primi interventi, ha indotto tante altre famiglie a
chiedere il sostegno della Missione e di p. Bruno per accedere a
queste cure,vincendo non poche resistenze. In effetti spesso tanti
bambini non ricevono le cure adeguate non solo per le difficoltà
economiche dei genitori, ma anche per pregiudizi e superstizioni.... |
Tra i diversi casi trattati in
questa seconda tornata di interventi vogliamo mostrare le foto di questo
piccolino che chiamiamo Jean, qui ritratto prima dell'intervento.
Genitori contadini, in condizioni
di povertà, il piccolo Jean, che è vive con una zia, anch'essa
contadina, ha i piedini così dalla nascita. Riesce nonostante tutto a
camminare, ma una vita "normale" sembrerebbe preclusa... |
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Le foto parlano da sole! Il piccolo Jean felice e
sorridente, appena dopo aver concluso il periodo di convalescenza e
riabilitazione. |
Scrive p. Bruno:
Certo fa trasalire di gioia il cambiamento e la
gioia di questi bambini: grazie al Dott Francesco con
l’Associazione “La vita per te” e a quanti ci hanno aiutato e
continuano ad aiutarci!
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Ultimo aggiornamento
20 novembre 2012
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Il progetto "piedi
torti" è condiviso con l'Associazione "Insieme si può" di Belluno.
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Associazione Progetto Missione Madagascar
Onlus, Piazza Carmine 2 c/o Carmelitani Scalzi - 97100 Ragusa - CF 01438780890 |